Pulp Podcast è un programma che esplora i misteri irrisolti, i crimini più controversi e le teorie investigative più affascinanti, con un approccio rigoroso e coinvolgente. Attraverso interviste esclusive, documenti inediti e analisi approfondite, il podcast si è affermato come un punto di riferimento per gli appassionati di true crime.
La puntata del 10 marzo di Pulp Podcast ha mantenuto le promesse, portando in scena uno degli episodi più attesi di sempre. La seconda parte dell’inchiesta che mette in relazione il Mostro di Firenze e Zodiac ha rivelato dettagli inediti e prove che potrebbero cambiare la prospettiva su due dei serial killer più enigmatici della storia criminale.
Dopo aver introdotto nella prima parte la Water Theory, ipotesi investigativa che lega i due assassini attraverso il simbolismo dell’acqua, questa nuova puntata si è focalizzata su elementi concreti e sorprendenti. Tra gli ospiti in studio, Andrea Rebuscini e Valeria Vecchione, esperti di “mostrologia”. Proprio Vecchione ha portato alla luce scoperte che hanno catturato l’attenzione degli inquirenti, e durante l’episodio ha letto in esclusiva un comunicato di Francesco Amicone, il giornalista che per primo ha ipotizzato che Giuseppe Bevilacqua possa essere sia Zodiac che il Mostro di Firenze.
Chi era Giuseppe Bevilacqua?
Bevilacqua, ex direttore del cimitero americano di Firenze negli anni degli omicidi del Mostro, è una figura chiave nell’inchiesta. Nel 1985 è stato l’ultimo a vedere viva la coppia francese assassinata agli Scopeti e, secondo vari documenti, si trovava negli Stati Uniti negli anni in cui Zodiac terrorizzava la California. Amicone sostiene che Bevilacqua avrebbe persino ammesso la propria colpevolezza in entrambi i casi nel corso di incontri e telefonate.
L’aspetto più sconvolgente della lettera letta da Vecchione riguarda un recente sviluppo giudiziario: nel 2024 la Procura di Firenze avrebbe riaperto il fascicolo su Bevilacqua, su pressione delle autorità californiane. Il motivo? Un’analisi del profilo genetico, inviato da Amicone stesso ai detective statunitensi nel novembre 2023, avrebbe trovato riscontri con il caso Zodiac.
Una lettera dimenticata e una confessione inedita
Nel corso della puntata, gli esperti hanno analizzato una lettera inviata nel 1988 al giornalista Paolo Vagheggi, che conteneva simboli zodiacali, date degli omicidi e linee che potrebbero rappresentare la mappa dei delitti. Un dettaglio particolarmente inquietante sono le coordinate geografiche riportate sulla missiva, che portano esattamente al punto in cui venne ritrovata la tenda della coppia francese uccisa nel 1985, a pochi metri dalla residenza di Bevilacqua.
Vecchione ha inoltre svelato un episodio inedito: nella primavera del 2023 è stata contattata da un uomo appena dimesso da un ospedale di Firenze, il quale le ha raccontato di aver sentito personale medico riferire che un paziente ricoverato anni prima avrebbe confessato di essere il Mostro di Firenze e di aver ucciso la sua prima moglie. Il nome dell’uomo? Joe Bevilacqua.
Somiglianze inquietanti
Sul finale, la puntata ha messo a confronto gli identikit di Zodiac e del Mostro di Firenze, suggerendo un’inaspettata somiglianza tra le due figure. Se davvero si celasse la stessa mano dietro questi omicidi, l’inchiesta di Pulp Podcast potrebbe rappresentare un tassello decisivo in uno dei misteri criminali più complessi della storia.
Per scoprire altri dettagli e capire fino a che punto le prove possano reggere il confronto investigativo, non resta che attendere la prossima puntata di Pulp Podcast.